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18 ottobre 2020

Giusto processo: una ingiusta interpretazione del principio di ragionevole durata del processo rischia di fagocitare il diritto di difesa

Con la sentenza in commento (Cass. pen. sez. V., n. 8422 del 14.1.2020, dep. il 2.3.2020), la Corte torna ad ampliare la nozione di prova superflua, riletta alla luce del principio costituzionale della ragionevole durata del processo. Infatti, per i Supremi giudici è superflua non soltanto la prova che, rispetto al materiale probatorio in atti, non appare decisiva ai fini del decidere, ma anche quella <<la cui acquisizione non appare più utile, perché incompatibile con il principio della ragionevole durata del processo, come nel caso ...della escussione di un teste, in precedenza ammesso..., che, tuttavia, dimostri di volersi sottrarre all'esame dibattimentale, non comparendo reiteratamente in udienza e impedendo l'esecuzione nei suoi confronti del provvedimento di accompagnamento coattivo ...>>
La Corte non ha poi mancato di ammonire che <<pretendere che si proceda all'assunzione della prova testimoniale, pur in presenza di una condotta chiaramente sintomatica della volontà del teste di sottrarsi all'esame dibattimentale, potrebbe configurare un'ipotesi di abuso del processo, in quanto oggettivamente finalizzata a procrastinare nel tempo, senza giustificata ragione la definizione del processo>>.  
I principi espressi dalla Corte sembrano forieri di gravi conseguenze, perché pongono il diritto difesa alla mercé di valutazioni incontrollabili in ordine a quale sia la ragionevole durata di un processo. 
Al riguardo va rammentato che il processo deve essere anzitutto giusto (art. 111 I^ comma Cost.), con un imputato in condizione di difendersi, e quindi svolgersi, secondo quanto previsto dalla legge, in una ragionevole durata (art. 111 II^ comma Cost.). 
Scaricare sull'imputato l'impossibilità dell'apparato statale di rinvenire un teste, ritenuto dalla difesa decisivo, configurando un'ipotesi di abuso del processo ove si insista nella richiesta di escussione di quel teste, non appare conforme ad un giusto processo.