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24 maggio 2022

Si paga perfino la consultazione degli atti (da remoto)- di Daniele Livreri

 


 

In questo blog ci eravamo già occupati dell'onere, che grava in capo al prevenuto e comunque sulla parti private, del pagamento dei diritti di copia, contestando lo stesso principio alla base di quell'onere (Post al link) .

Più recentemente alcuni mass media hanno dato conto di come il senatore Matteo Renzi si fosse accorto della questione, allorquando gli erano stati richiesti 4.000 euro per l'estrazione di copia dei documenti versati al fascicolo dell'indagine che lo riguarda. 

Tuttavia, lo stesso giorno in cui alcune testate riportavano le doglianze dell'ex Presidente del Consiglio dei Ministri, il ministero della Giustizia ha diramato alcune indicazioni agli Uffici di Procura che partecipano alla sperimentazione dell'applicativo Tiap, per l'accesso da remoto agli atti

Nel testo del documento, reso <<al fine di scongiurare qualsivoglia pericolo di danno all'erario>>, si precisa che l'esenzione dal versamento dei diritti di copia prevista, ex art. 40 T.U. Spese Giustizia, per il caso dell' estrazione degli atti dal fascicolo informatico, non si attaglia all'ipotesi di estrazione di atti, da remoto, tramite l'applicativo Tiap. A rendere evidente la diversa situazione varrebbe la necessità dell'intermediazione della cancelleria (Nota della DgDag al link)    

Gli uffici di Procura si sono conformati al documento ministeriale. In particolare l'Ufficio 415 bis della Procura di Milano ha previsto che lo stesso accesso, da remoto, al fascicolo sia subordinato al pagamento dei diritti di copia per l'intero fascicolo.(Nota al link).  Probabilmente, ragioni tecniche impongono, per assicurarsi la puntuale esazione dei diritti, che il pagamento avvenga prim'ancora della consultazione degli atti.  

Sorprende, come a mezzo di note e circolari, possa introdursi un onere che comunque grava sui diritti difensivi. Si pensi a processi soggettivamente cumulativi, in cui un indagato può avere interesse a porzioni, anche molto ridotte, degli atti.    

Il principio da noi avversato non soltanto è iniquo, ma è anche foriero di effetti aberranti sul piano delle garanzie.