A fronte di una deposizione sospetta di falsità, resa dalla persona offesa, figlia dell'imputato, il Tribunale di Firenze, con ordinanza del 12.02.2024, ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 199 c.p.p., nella parte in cui non concede il diritto al silenzio anche alla persona offesa, prossima congiunta dell'imputato. In via subordinata, il Tribunale, sulla scorta di quanto già previsto dal previgente codice, ha sollevato questione di legittimità costituzionale della medesima disposizione codicistica, nella parte in cui non prevede il diritto al silenzio per la persona offesa, la cui deposizione non sia assolutamente necessaria (ordinanza al link)