Siamo sicuri che sia agevole, almeno per ogni calciofilo che abbia superato gli "anta", rammentare la frase di Vujadin Boskov, indimenticato allenatore della Sampdoria, secondo cui "rigore è quando arbitro fischia". La celebre espressione dell'allenatore serbo potrebbe spiegare il senso di una recente sentenza della Corte di legittimità.
Invero i giudici nomofilattici hanno precisato che nella decisione delle questioni di invalidità degli atti procedimentali, in applicazione del cd. "criterio di pregiudizio effettivo", <<perché sussista la nullità, non è sufficiente che sia stato posto in essere un atto non conforme al tipo, ma è necessario valutare se la violazione abbia effettivamente compromesso le garanzie che l'ipotesi di invalidità era destinata a presidiare (Sez. U, n. 7697 del 24/11/2016 - dep. 17/02/2017, Amato, Rv. 269028; negli stessi termini: Sez. U, n. 155 del 29/09/2011, Rossi, dep. 2012, Rv. 251497; Sez. U, n. 19602 del 27/03/2008, Micciullo, Rv. 239396; Sez. U, n. 10251 del 17/10/2006, dep. 2007, Michaeler, Rv.235697)>>. E ciò perché- hanno chiosato i supremi giudici- << le forme processuali sono un valore nella misura in cui servono a garantire la celebrazione di un giusto processo, i cui principi non vengono certamente compromessi da una nullità in sé irrilevante o inidonea a riverberarsi sull'effettivo esercizio del diritto alla difesa (Sez. 5, n. 49287 del 30/9/2019, Budui). Da qui l'onere, che incombe sul soggetto interessato a far valere l'invalidità processuale, di specifica allegazione del fatto suscettibile di generare il vulnus subito nel concreto esercizio del diritto di difesa>>. (sentenza al link)
In realtà, ci pare che la decisione della Corte muova da un asserto sbagliato: se infatti è vero che le nullità presidiano garanzie processuali, è altrettanto vero che il Legislatore, ponendo una nullità, ha già ponderato che la violazione di legge leda quelle garanzie. La tassatività delle nullità si giustifica proprio per questa opera di selezione condotta a monte dell'enunciato normativo. Diversamente la Corte ritiene che seppur sussista la violazione sanzionata dal Legislatore con la nullità, il Giudice potrà poi disapplicare la sanzione processuale, conducendo EGLI stesso una valutazione, nel caso concreto, della lesione delle garanzie processuali.
Peraltro, ci pare che questo arresto giurisprudenziale finisca per tradire la stessa funzione della Corte di Cassazione: chiamata a presidiare la legge da eventuali errori del Giudice, la Corte finisce invece per giustificarli.