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19 ottobre 2023

Riforma prescrizione, la maggioranza si emenda, peggiorando il testo Pittalis.





La disciplina della prescrizione è un cantiere senza fine. 

Appena pochi giorni fa avevamo dato atto della convergenza della maggioranza e di parte dell'opposizione verso la proposta Pittalis (post al link).

Ci sembrava un buon testo (proposta al link), non soltanto perché poneva fine alla singolare convivenza di prescrizione sostanziale e processuale, ma anche perché accennava- finalmente- alla riduzione dei microsistemi prescrittivi, in particolare riducendo il numero di eccezioni all'effetto interruttivo comune di un quarto del tempo della prescrizione ordinaria (nostro post al link)

Eppure un emendamento a firma dello stesso Pittalis nonchè delle parlamentari Bisa e Varchi introduce delle novità che peggiorano significativamente quel testo, anche dal punto di vista dogmatico.     

Anzitutto, novellando l'art. 159 c.p., si reintroduce, come nella riforma c.d. Orlando, una causa di sospensione della prescrizione per 18 mesi, dopo la condanna di primo grado, e per 12 mesi dopo la sentenza di appello che conferma quella di primo grado La differenza tra assolti e condannati nei primi gradi di giudizi, a fini del decorso della causa di estinzione del reato, ci pare una distinzione tanto illogica rispetto alla natura della prescrizione sostanziale, quanto non conforme all'art. 27 cost..  

Inoltre l'emendamento, intervenendo sull' art. 161 II co. c.p.p, rovescia la prospettiva originaria della proposta Pittalis, ampliando il novero di reati per i quali l'interruzione della prescrizione comporta un aumento sino alla metà del tempo necessario a prescrivere.  In altri termini, anzichè semplificare un sistema che si sta orientando verso la moltiplicazione delle regole che governano la prescrizione, il testo Pittalis emendato accentua i microsistemi. Così mentre resta intonso il microsistema dei reati elencati dall'art. 157 c.p., per i quali è previsto il raddoppio dei termini prescrittivi ordinari, si espande anche il microsistema dei delitti per i quali l'effetto interruttivo è maggiore che per gli altri reati. Peraltro alle norme contenute nel codice penale andrebbero affiancate quelle contenute nell'ordinamento penal tributario che tratteggiano un ulteriore microsistema. Resta poi incomprensibile perché per alcune ipotesi delittuose si privilegi un aumento della prescrizione ordinaria e per altri dell'effetto interruttivo a seguito di un atto processuale. 

Vedremo gli sviluppi futuri.