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14 marzo 2021

UN RAPPORTO SULLA GIUSTIZIA RILEVA: POCHI MAGISTRATI E SPESE PER STIPENDI DISALLINEATE RISPETTO AD ALTRI PAESI.

Su questo blog ci siamo spesso occupati delle statistiche, quelle disponibili, sull'andamento del sistema giudiziario italiano (link e link).

Riteniamo infatti che i "numeri" siano indicativi e riportino il dibattito sugli aspetti di effettiva efficienza, epurandolo dai luoghi comuni e dalle propagande pret a porter.

Sulla scorta di ciò abbiamo cercato dati che ci consentissero di guardare al "pianeta" giustizia a più ampio raggio, rinvenendo uno studio pubblicato nel 2019 e realizzato in collaborazione tra Italiadecide e il Ministero della giustizia. Per quanto i dati risalgano al 2016 riteniamo comunque di darne conto, perchè restano ancora attuali.    

Lo studio (link) è elaborato secondo <<la metodologia del benchmarking operato tra diversi paesi o tra singoli uffici all’interno di un sistema giudiziario, [che] permette di esaminare la performance del servizio giustizia (in relazione alle risorse impiegate) e di individuare gli spazi di miglioramento per chi è maggiormente in affanno, facendo riferimento a best practice concretamente imitabili>>. I sistemi giudiziari posti a raffronto sono l'Italia, la Germania, la Francia, la Spagna e la Polonia.

Un dato balza subito agli occhi: in Italia a fronte del maggior numero di avvocati (368 ogni 100.000) per abitanti v'è il minor numero di giudici (solo 11,41 a fronte dei 23,92 della Germania).




Per quanto concerne i costi della giustizia, sebbene lo studio riguardi principalmente la giustizia civile, esso considera i "numeri assoluti" che, all'evidenza, interessano anche il settore penale.

Tutti gli indici rappresentano che l'Italia spende meno della Germania per assicurare il "servizio giustizia", ma più di altri paesi.

Rispetto al dato disaggregato, non disponibile per la Germania,  quel che risalta è la ripartizione delle dotazioni: in Italia il 78% della spesa di giustizia viene assorbita dagli stipendi, contro il 63% della Francia, ed il 66% della Polonia e della Spagna: uno scarto significativo.



Con riguardo agli stipendi, può osservarsi che i giudici italiani sono meglio retribuiti dei loro colleghi europei (tabella che segue).


Come dicevamo, lo studio si occupa solo incidentalmente della giustizia penale, ma rileva comunque che anche il numero dei requirenti del bel Paese è nettamente inferiore alla media europea.
Utile anche evidenziare la distribuzione pro/capite per aree geografiche, che segna una distanza notevole tra l'area mediterranea e il centro/nord Europa (tabella)



In conclusione dal rapporto emerge come l'Italia spenda male i fondi destinati alla giustizia, in gran parte assorbiti dal costo degli stipendi, destinando un numero di magistrati e assistenti inferiore alla media europea a fronte di una "domanda" di giustizia maggiore.
Inevitabile che la risposta di giustizia non sia allineata alla media europea.