15 settembre 2025

Il caso Tortora "unico e irrepetibile" ? di Daniele Livreri

 

In relazione alla presentazione della serie "Portobello", il regista, Marco Bellocchio, ha affermato che "sebbene un caso come quello di Tortora sia unico e irripetibile, credo che la possibilità di sbagliare esista ancora" (Il Dubbio, ed. 02.09.2025), (articolo al link) .

Per quanto ogni caso giudiziario è unico, la irripetibilità della vicenda Tortora presuppone che il contesto in cui essa è maturata e si è sviluppata sia venuto meno.  

La spettacolarizzazione degli arresti è finita?  L'adesione acritica ai risultati delle inchieste è un lontano ricordo?  L'ordinamento ha approntato i migliori strumenti risarcitori per le vittime degli errori giudiziari? Dal caso Tortora si sono tratti solidi insegnamenti sulla gestione e sulla valutazione dei "pentiti"? Si è pervenuti ad un giusto equilibrio tra il rischio del giudicare affidato ai magistrati e l'errore di cui costoro devono rispondere?

Per chi volesse  ripercorrere quella vicenda, alleghiamo il link al sito di errori giudiziari (link al sito di "Errori giudiziari")

 

         

12 settembre 2025

Pene sostitutive di pene detentive brevi – Disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 del d.lgs. n. 150 del 2022 -

 


La Sesta Sezione penale, in tema di pene sostitutive di pene detentive brevi, ha affermato che, affinché il giudice di appello sia tenuto a pronunciarsi sulla loro applicabilità come previsto dalla disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 150 (cd. riforma Cartabia), è necessaria, anche nel caso di appello proposto dal pubblico ministero avverso sentenza assolutoria, una richiesta in tal senso dell’imputato, che non dev’essere formulata necessariamente con l’atto di impugnazione o con la presentazione di motivi nuovi ex art. 585, comma 4, cod. proc. pen., ma deve intervenire, al più tardi, nel corso dell'udienza di discussione del gravame.

11 settembre 2025

Delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione – Sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio – Rilevanza della sua efficacia retroattiva sul vincolo ai fini della configurabilità del reato per il periodo precedente la sua delibazione – Esclusione – Ragioni

 




La Sesta Sezione penale, in tema di delitti contro la famiglia, ha affermato che è configurabile il delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione, di cui all’art. 570-bis cod. pen., anche per il periodo antecedente alla sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del vincolo matrimoniale e fino al momento in cui quest’ultima diviene efficace per l’ordinamento italiano, a nulla rilevando la circostanza che la dichiarazione di nullità ha effetto ex tunc, posto che essa non travolge la condotta di inadempimento, penalmente rilevante, medio tempore verificatasi, dovendo essere verificata al momento della sua realizzazione la rilevanza penale dell’inadempimento dell’obbligo di versare l’assegno di disposto dal giudice civile in favore del coniuge separato.


10 settembre 2025

Delitto di sottrazione al pagamento dell’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo - Perfezionamento - Indicazione - Tentativo - Configurabilità - Condizioni.

 


La Terza Sezione penale, in tema di contrabbando doganale, ha affermato che il delitto di sottrazione al pagamento dell’imposta di consumo sui prodotti accessori ai tabacchi da fumo – quali cartine, cartine arrotolate senza tabacco e filtri, funzionali al consumo dei trinciati a taglio fino per arrotolare le sigarette – di cui al combinato disposto degli artt. 62-quinquies d.lgs. 16 ottobre 1995, n. 504 e 84 d.lgs. 26 settembre 2024, n. 141, si perfeziona con il mancato pagamento dell’imposta all’atto della cessione dei prodotti alle rivendite di generi di monopolio, configurandosi in forma tentata nel caso in cui l’agente precostituisca una situazione, di fatto o di diritto, tale da rendere impossibile l’ottemperanza alla pretesa tributaria alla scadenza del termine.

09 settembre 2025

MODIFICATO IL CODICE DEONTOLOGICO FORENSE

Lo scorso primo settembre sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche al Titolo IV del Codice deontologico forense, che entreranno in vigore decorsi 60 giorni dalla loro pubblicazione. 

(TESTO MODIFCHE AL LINK)

08 settembre 2025

Patrocinio a spese dello Stato variati i limiti di redditi




Il Ministero della Giustizia ha provveduto, ex art. 77 del DPR 115/2002, ad adeguare i limiti di reddito per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, elevandolo a euro 13.659,64 (Gazzetta Ufficiale al link)

05 settembre 2025

Il vincolo tra i reati e la competenza

 



Il vincolo tra i reati, determinato dalla connessione, costituisce criterio originario ed autonomo di attribuzione di competenza indipendentemente dalle successive vicende relative ai procedimenti riuniti: ne deriva che la competenza così radicatasi resta invariata per tutto il corso del processo, per il principio della "perpetuatio jurisdictionis", anche in caso di assoluzione dell’imputato dal reato più grave che aveva determinato la competenza anche per gli altri reati (Sez. 2, n. 3662 del 21/01/2016), né le vicende relative ai procedimenti connessi, già riuniti, come quella della loro separazione per la definizione anticipata di alcuni di essi, interferiscono in alcun modo sulla competenza unitariamente determinatasi, con riferimento a tutte le regiudicande, al momento della "vocatio in judicium".

Corte Suprema di Cassazione - Sezione Seconda Penale - Sentenza n. 26334 del 18 luglio 2025 a link


04 settembre 2025

La causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod. pen. e il reato di guida in stato di ebbrezza

 


La causa di non punibilità di cui all’art. 131-bis cod. pen. è configurabile anche in relazione al reato di guida in stato di ebbrezza, non essendo, in astratto, incompatibile, con il giudizio di particolare tenuità, la presenza di soglie di punibilità all’interno della fattispecie tipica, rapportate ai valori di tassi alcolemici accertati, anche nel caso in cui, al di sotto della soglia di rilevanza penale, vi è una fattispecie che integra un illecito amministrativo. La astratta configurabilità della causa di non punibilità, tuttavia, non esime il giudice dall’operare una valutazione complessa e congiunta di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, che tenga conto, ai sensi dell’art. 133, comma primo, cod. pen., delle modalità della condotta, del grado di colpevolezza da esse desumibile e dell’entità del danno o del pericolo (Sez. U, n. 13681 del 25/02/2016) e dopo le modifiche ad opera dell’art. 1 comma 1, lett. c). D.Lgs. 10 ottobre 2022 n. 150, anche alla condotta successiva al reato. A tal fine, non è necessaria la disamina di tutti gli elementi di valutazione previsti, ma è sufficiente l’indicazione di quelli ritenuti rilevanti (Sez. 6, n. 55107 del 08/11/2018), dovendo comunque il giudice motivare sulle forme di estrinsecazione del comportamento incriminato, per valutarne la gravità, l’entità del contrasto rispetto alla legge e, conseguentemente, il bisogno di pena, non potendo far ricorso a mere clausole di stile (Sez. 6, n. 18180 del 20/12/2018).


03 settembre 2025

Il vizio di travisamento della prova

 


Il vizio di travisamento della prova può essere dedotto con il ricorso per cassazione, nel caso di cosiddetta "doppia conforme", sia nell’ipotesi in cui il giudice di appello, per rispondere alle critiche contenute nei motivi di gravame, abbia richiamato dati probatori non esaminati dal primo giudice, sia quando entrambi i giudici del merito siano incorsi nel medesimo travisamento delle risultanze probatorie acquisite in forma di tale macroscopica o manifesta evidenza da imporre, in termini inequivocabili, il riscontro della non corrispondenza delle motivazioni di entrambe le sentenze di merito rispetto al compendio probatorio acquisito nel contraddittorio delle parti.

02 settembre 2025

Il paese col più basso tasso d'omicidi volontari nell'UE? L'Italia. Eppure lo sottaciamo





Sul finire del 2024 ci eravamo già occupati dei dati che mostravano come in Italia l'aumento degli ergastoli risultasse ingiustificato rispetto all'andamento degli omicidi (Nostro post al link)  

Le superiori considerazioni sono avvalorate anche dal Report dispensato nel corso di quest'anno dal Ministero dell'Interno, in ordine agli omicidi volontari consumati in Italia.

Al riguardo tra i dati di rilievo si colgono i seguenti: 

1) nel decennio 2015-2024 il numero degli omicidi volontari è diminuito del 33%: invero, a fronte di 475 eventi omicidiari consumatisi nel 2015, i casi censiti nel 2024 si sono ridotti a 319; 

2) il trend è confermato anche per il 2024, considerato che in questo ultimo anno si registra un decremento del 6% rispetto al 2023;

3) la riduzione del numero degli omicidi riguarda le vittime di entrambi i sessi, infatti, al decremento del totale generale degli omicidi, nel detto decennio, corrisponde una flessione del 38% per gli uomini e del 22% per le donne; 

4) nello stesso periodo di tempo si registra una assai sensibile  riduzione degli omicidi riconducibili, secondo il Ministero degli Interni, all’ambito della criminalità organizzata, registrandosi  una flessione del 72%. 

Dopo aver riportato i dati del decennio 2015-2024, il Report dedica un paragrafo all'analisi comparata attraverso i dati forniti da Eurostat, che però si arrestano al 2022. Orbene, relativamente al 2022, <<la classifica EUROSTAT dei paesi che hanno fornito i dati degli omicidi volontari ogni 100.000 abitanti pone l’Italia, con un tasso dello 0,55, tra i paesi più sicuri per questo tipo di reato, seconda solo alla Svizzera che, con il tasso dello 0,48, chiude la classifica>>. In sintesi, almeno al 2022, l'Italia è il paese con il minor tasso di omicidi dell'intera Unione Europea, il cui tasso media si attesta(va) all'0.86% ogni centomila abitanti. 

Perchè una notizia di tal genere è pressoché assente dal dibattito pubblico?

(report al link)

01 settembre 2025

Novità in tema di reati ambientali. La direttiva della Procura di Parma

 

Il decreto-legge 8 agosto 2025, n. 116, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 183 dell’8.8.2025, ed in vigore dal 9 agosto 2025. intitolato "Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi",  ha introdotto una serie di novità in tema di illeciti ambientali (G.U. al link)

In seguito a ciò, la Procura di Parma ha diramato una direttiva esplicativa del testo governativo che riteniamo utile segnalare ai lettori di questo blog.  

Per la citata Procura, <<le linee essenziali della riforma possono così sintetizzarsi: 

(a) creazione di nuove norme incriminatrici e generalizzato aumento delle sanzioni (amministrative e penali); 

(b) in particolare, inasprimento delle pene nei casi in cui: 

    • dal fatto derivi pericolo per la vita o per la incolumità delle persone ovvero pericolo di compromissione o deterioramento: 1) delle acque o dell’aria, o di porzioni estese o significative del suolo o del sottosuolo; 2) di un ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna; 

    • il fatto sia commesso in siti contaminati o potenzialmente contaminati ai sensi dell’articolo 240 o comunque sulle strade di accesso ai predetti siti e relative pertinenze; 

(c) aumento di sanzioni allorquando il fatto venga commesso mediante l’utilizzo di veicoli a motore; 

(d) migliore definizione del confine tra il d. lgs 152/2006 ed il Codice della Strada, attraverso l’esplicitazione delle condotte ricadenti nell’una o nell’altra disposizione normativa>>. 

Per chi volesse leggere il documento dell'Ufficio inquirente rimettiamo il link (direttiva Procura Parma)

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