28 febbraio 2025

Il saluto del presidente uscente, Marco Siragusa

 



Qui il testo della lettera


Il 28 febbraio 2025 si conclude il mandato del Direttivo che ho avuto l’onore di presiedere. Abbiamo iniziato sempre un giorno 28, ma del mese di settembre del 2020.

Abbiamo servito in questi anni con onore e diligenza. Se vi è stata qualche mancanza me ne assumo personalmente la responsabilità.

Al di là delle opinioni, contano però i numeri.

Quando ho iniziato ad occuparmi di Camera Penale di Trapani, nel 2016 con la vicepresidenza nel direttivo di Salvatore Alagna, eravamo 35 iscritti (40 a fine anno) e avevamo un bilancio pari a zero

Dopo quattro anni e qualche mese consegno una Camera Penale in salute:

70 iscritti da oltre tre anni. Il che significa il diritto ad avere un terzo delegato nei congressi (il numero degli iscritti è quasi raddoppiato).

Un bilancio in salute e florido, in aumento, e chiuso, a dicembre 2024, con incremento del 250% rispetto al 2016, mentre il 2023 era stato chiuso con un incremento del 220% rispetto al 2016 (l'incremento dell'attivo è del 78% dal 31.12.2020). Il bilancio di esercizio non tiene conto del versamento ad UCPI e delle spese deliberate per il premio Giuseppe Corso, a carico dell’esercizio 2025, ma si tratta di un dato di assoluto rilievo se si tiene conto dell’aumento del 20%, ormai da due esercizi, della quota da versare ad UCPI (passata da 50,00 a 60,00 euro per ciascun socio) a fronte del mantenimento della quota di iscrizione alla nostra camera penale (rimasta invariata a 100,00 euro). Inoltre, la quota non è stata riscossa nel periodo Covid e, come da tradizione, non viene chiesta ai Soci che si iscrivono per la prima volta, essendo "sopportata" dalle casse della CP con spirito di solidarietà.

Oltre 3.900 lettori fissi della nostra pagina Facebook.

Oltre 580.000 visualizzazioni sul nostro blog di approfondimento giuridico Foro e Giurisprudenza, che i Colleghi di tutta Italia seguono con interesse e gratitudine per la gratuità e la solidarietà divulgativa di idee, opinioni e novità giurisprudenziali. Uno spazio aperto al contributo dell’Avvocatura, della Magistratura e dell’Accademia.

15 assemblee dei soci in quattro anni.

- oltre 30 documenti del Direttivo, su ogni tema di rilevanza. Dai diritti umani, alla politica, alla politica giudiziaria. Senza che il focus sia mai stato il “sindacato”, come nelle occasioni in cui abbiamo difeso la libertà di un Collega, non iscritto, contro l’attacco scomposto della finta propaganda legalitaria del politico di turno (al link tutti i documenti).

Abbiamo edito, a nostre spese, “La Riforma del processo penale, cioè l’insieme di contributi sulla riforma del processo penale pubblicati sul blog (al link).

Abbiamo contribuito a pubblicazioni editoriali (l’AvvocAttore, di Emanuele Montagna, al link).

Abbiamo organizzato 18 convegni ed eventi di formazione (link), e lo abbiamo fatto, da un certo momento, con oneri esclusivamente a nostro carico dopo che il Coa ha ridotto e poi annullato la convenzione che consentiva l’organizzazione di almeno quattro eventi formativi l’anno, di cui uno in materia deontologica.

Abbiamo organizzato i corsi della nostra scuola di tecnica e deontologia dell’avvocato penalista, abilitante all’iscrizione nell’elenco unico nazionale dei Difensori di ufficio (link).

Siamo stati nei licei a discutere e diffondere legalità (link). 

Abbiamo collaborato con l’ANM sotto sezione di Trapani nell’iniziativa sul concorso fotografico "Scatti di memoria" per gli studenti liceali, offrendo il nostro contributo di idee, di tempo, di passione, prima ancora che economico (link), così com'era accaduto in occasione di altre e diverse iniziative di reciproca e paritaria collaborazione delle quali abbiamo condiviso lo spirito partecipando  fattivamente alla loro realizzazione, come da risalente tradizione del nostro Foro e dei penalisti trapanesi (link1link2link3link4link5link6link7i weekend lapechiani).

Abbiamo collaborato all’aggiornamento del protocollo Patrocinio a Spese dello Stato (link) e contribuito alla realizzazione di quello per la tutela dei soggetti fragili (link).

- Abbiamo realizzato ogni punto dei programmi biennali (il primo e quello del secondo mandato).

Abbiamo navigato nelle acque tempestose della pandemia, della legislazione emergenziale, della modifica del processo e dello "stare in Tribunale", con provvedimenti legislativi e amministrativi di esclusione e di chiusura dei Palazzi di Giustizia per ragioni sanitarie. Provvedimenti che hanno modificato il processo, i rapporti interpersonali tra tutti i soggetti che "abitano" i Palazzi di Giustizia, e che hanno filtrato l'accesso e la fruizione degli stessi dove, non dimentichiamolo mai, si amministra Giustizia in nome del popolo italiano, cioè dei cittadini le cui istanze rappresentiamo.

Ma soprattutto abbiamo investito nella circolazione delle idee e delle opinioni assicurando a tutti - all’interno e all’esterno - spazi di libertà, anche critica. Lo abbiamo fatto come nessuno è in grado di fare, soprattutto quando si tratta di opinioni controverse. A titolo di esempio nel nostro blog abbiamo ospitato contributi di magistrati sull’abrogazione del divieto di reformatio in pejus (link) e contro la separazione delle carriere (link).

Le nostre idee e le nostre iniziative hanno richiamato più volte l’attenzione della stampa nazionale oltre che di quella locale,  come mai era avvenuto prima per quantità e interesse (rassegna stampa al link).

In questi anni, la Camera Penale di Trapani è diventata un modello da seguire e da emulare, non solo da parte delle altre camere penali italiane ma anche da parte di altre e diverse associazioni forensi

Rivendichiamo la primogenitura di una vivace crescita culturale  dell’associazionismo forense locale, che è stata un volano per le altre associazioni del Foro trapanese.

La Camera Penale è un luogo di libertà e di trasparenza, dove sono bandite le rendite di posizione, sono preclusi gli ascensori di visibilità, dove vi è spazio solo per l’entusiasmo disinteressato e ideale, e per il merito. Chi non comprende questo spirito di servizio dovrebbe rivolgere le proprie attenzioni ad altri contesti. 

Ci siamo impegnati nelle elezioni del Coa, e Trapani ha riconquistato un posto nelle istituzioni nazionali (la Cassa Forense) che mancava dal 1969 (Paolo Camassa al CNF).

La Camera Penale di Trapani è dignitosa. Ha la schiena dritta. Dà rispetto e lo pretende, su basi paritarie. Non è disponibile a fare il convitato di pietra di nessuno, a dare apparenza di legittimità a chi offre visioni unilaterali (il dialogo è etimologicamente dialogico). Non è un circolo, un club service, né un sindacato. È una Camera Penale!

Il mio augurio è che, con il contributo di tutti, continui ad esserlo in futuro. 

Lunga vita alla Camera Penale di Trapani! 

Marco Siragusa

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