Dopo la richiesta di rettifica della Procura di Trapani (al link), pubblichiamo la risposta del Collega Luigi Tramontano.
È il caso, spesso, a determinare gli eventi.
E il caso ha voluto, in particolare, che a me pervenisse da parte della Procura della Repubblica di Trapani la comunicazione che allego subito sotto, a riprova che nell’articolo a mia firma pubblicato il 2 agosto 2023 sul blog forogiurisprudenzacptp (al link) non ho affatto “riportato parzialmente” alcunché.
Mi trovo costretto a mostrarla (prudentemente “omissata”, per quanto essa, di per sé, non contenga alcun dato sensibile) dacché ovviamente, come avvocato, sono tenuto a comportarmi sempre con lealtà e correttezza anche al di fuori dello stretto esercizio della mia professione. Di conseguenza, essendo stato accusato di aver offerto un dato inesatto – e per di più da un Procuratore della Repubblica – mi tocca offrire subito prova che, in questo caso, non è andata così.
Non mi sfiora neppure il dubbio, voglio pure aggiungere, che tutte le altre comunicazioni ex art. 335 c.p.p. che la Procura della Repubblica di Trapani rilascia ai rispettivi richiedenti contengano quanto meritoriamente precisato dal dott. Agnello. Quella inviata a me ne diverge, come risulta dal relativo documento, il che ovviamente significa, a stretto rigore, che almeno in un caso il sistema possa aver generato un corto circuito. Credo, sia tutto qui.