Foro e Giurisprudenza
19 settembre 2025
Violazioni strumentali al diritto di difesa accertate dalla Corte EDU e rimedio ex art. 628 bis c.p.p.
18 settembre 2025
Condizioni di procedibilità – Querela – Remissione – Produzione in giudizio della stessa da parte del querelato, finalizzata a ottenere la declaratoria di estinzione del reato – Equivalenza alla mancanza di ricusa – Sussistenza – Ragioni – Condizioni.
La Sesta Sezione penale ha affermato che la produzione in giudizio, da parte del querelato, della remissione della querela, finalizzata alla dichiarazione di estinzione del reato a lui ascritto, equivale, pur in assenza di formale accettazione, alla mancanza di ricusa, idonea a consentire siffatta declaratoria, posto che l’accettazione della remissione della querela si presume, a condizione che non sussistano elementi indicativi della volontà contraria del querelato, edotto della volontà del querelante e in grado di accettare o rifiutare.
17 settembre 2025
Limitazioni corrispondenza detenuto 41 bis: per la CEDU non basta un generico rinvio al decreto che applica il 41 bis
La Corte EDU ha condannato, ancora una volta, l'Italia in tema di controllo della corrispondenza dei detenuti ristretti al 41 bis o.p.(sentenza CEDU Gullotti v. Italia)
In passato, le attenzioni dei Giudici di Strasburgo si erano concentrate sulla disciplina del previgente art. 18 o.p., secondo cui il giudice poteva disporre, con decisione motivata, il visto di censura della corrispondenza di un detenuto, senza specificare i casi in cui era possibile adottare tale decisione. Conseguentemente, la Corte aveva ritenuto che <<le decisioni basate sull’articolo 18 delle Norme sull’ordinamento penitenziario violassero l’articolo 8 della Convenzione in quanto non erano “previste dalla legge”, poiché non stabilivano norme sulla durata della validità delle misure di controllo della corrispondenza del detenuto o sui motivi che potevano giustificarle e non indicavano con ragionevole chiarezza la portata e le modalità di esercizio della inerente discrezionalità conferita alle autorità pubbliche (si vedano Enea c. Italia [GC], n. 74912/01, § 143, CEDU 2000; Labita c. Italia [GC], n. 26772/95, §§ 176-180, CEDU 2000-IV; Messina c. Italia (n. 2), sopra citata, §§ 75‑83; Calogero Diana c. Italia, 15 novembre 1996, §§ 29-33, Reports of Judgments and Decisions 1996-V; e Domenichini c. Italia, 15 novembre 1996, §§ 29-34, Reports 1996-V)>>.
Per conformarsi alle sentenze della Corte, la legge n. 95 del 2004 introdusse l’articolo 18-ter delle Norme sull’ordinamento penitenziario. Rispetto alla nuova disposizione è stato riconosciuto che <<diversamente dall’articolo 18, l’articolo 18-ter prevede che la misura sia adottata dall’autorità giudiziaria mediante decreto motivato in circostanze specifiche (in particolare per prevenire la commissione di reati, mantenere la sicurezza in carcere e garantire la riservatezza delle indagini) e per un periodo di tempo limitato. Pertanto, alle autorità non è più concessa una discrezionalità illimitata>>.
Ma se la nuova disciplina domestica ha passato il vaglio sovranazionale, l'ulteriore condanna del nostro paese si appunta sulle tecniche motivazionali del provvedimento restrittivo. Infatti, a tale riguardo, la Corte ha osservato che, nel limitare il diritto alla corrispondenza, non sia sufficiente un rinvio generico al decreto ministeriale che applica il regime dell’articolo 41-bis sia di per sé sufficiente a giustificare ulteriori restrizioni.
16 settembre 2025
Confisca di beni ritenuti fittiziamente intestati a un terzo – Possibilità, per il terzo, di rivendicare l’effettiva titolarità dei beni ablati – Sussistenza – Possibilità, per il terzo, di prospettare l’insussistenza dei presupposti applicativi della misura – Esclusione
15 settembre 2025
Il caso Tortora "unico e irrepetibile" ? di Daniele Livreri
In relazione alla presentazione della serie "Portobello", il regista, Marco Bellocchio, ha affermato che "sebbene un caso come quello di Tortora sia unico e irripetibile, credo che la possibilità di sbagliare esista ancora" (Il Dubbio, ed. 02.09.2025), (articolo al link) .
Per quanto ogni caso giudiziario è unico, la irripetibilità della vicenda Tortora presuppone che il contesto in cui essa è maturata e si è sviluppata sia venuto meno.
La spettacolarizzazione degli arresti è finita? L'adesione acritica ai risultati delle inchieste è un lontano ricordo? L'ordinamento ha approntato i migliori strumenti risarcitori per le vittime degli errori giudiziari? Dal caso Tortora si sono tratti solidi insegnamenti sulla gestione e sulla valutazione dei "pentiti"? Si è pervenuti ad un giusto equilibrio tra il rischio del giudicare affidato ai magistrati e l'errore di cui costoro devono rispondere?
Per chi volesse ripercorrere quella vicenda, alleghiamo il link al sito di errori giudiziari (link al sito di "Errori giudiziari")
12 settembre 2025
Pene sostitutive di pene detentive brevi – Disciplina transitoria contenuta nell’art. 95 del d.lgs. n. 150 del 2022 -
11 settembre 2025
Delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare in caso di separazione – Sentenza ecclesiastica dichiarativa della nullità del matrimonio – Rilevanza della sua efficacia retroattiva sul vincolo ai fini della configurabilità del reato per il periodo precedente la sua delibazione – Esclusione – Ragioni
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