La terza sezione penale della Corte di cassazione ha statuito che il decreto di fissazione dell'udienza in Corte d'appello notificato tramite pec all'avvocato presso il cui studio l'imputato abbia eletto domicilio, con notifica pec effettuata sia in proprio che quale domiciliatario, non integra alcuna nullità.
E' dunque correttamente effettuata la notificazione dell'avviso di fissazione dell'udienza all'imputato che aveva eletto domicilio presso il difensore, tramite pec, a nulla rilevando eventuali discrasie nell'indicazione contenuta sul decreto di fissazione del luogo del domicilio.
Nel sistema in vigore di notificazione tramite pec, la notificazione degli avvisi e/o decreti nei confronti dell'imputato, che ha eletto domicilio presso il difensore, è correttamente eseguita mediante inoltro di una pec all'indirizzo di questi.
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