Poco meno di un anno fa avevamo dato conto del record di detenuti in espiazione definitiva (dati al 31.06.2024) (nostro post al link). Oggi registriamo un nuovo record: 46.232 detenuti in esecuzione pena al 31.12.2024 (statistiche al link). Anche la popolazione carceraria complessiva, presente alla medesima data, fa registrare un aumento, attestandosi a ben 61.861 persone.
E' evidente che, a fronte di questi numeri crescenti, il pensiero corra alla sentenza pilota della CEDU, pronunciata nel caso Torreggiani e altri c. Italia, con cui la Corte accertò il <<carattere strutturale e sistemico del sovraffollamento carcerario in Italia>>, incompatibile con la Convenzione (sentenza CEDU al link).
Il numero complessivo di detenuti è oggi al di sotto di quei livelli (al momento della decisione Torreggiani, secondo il Governo italiano, i detenuti erano 66.028), ma se il tasso di crescita dovesse mantenersi sugli attuali standard, le prossime rilevazioni potrebbero svelarci una situazione identica a quella del 2012, anzi forse peggiore. Infatti nel report che il nostro paese presentò al Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, in ordine alle misure adottate per eseguire la decisione Torreggiani, si illustrò una significativa riduzione del numero dei detenuti (scesi a 52.342 al 15.10.2015), conseguita attraverso plurime riforme in tesi ad impatto permanente ("the adopted measures have structural and not short-term characteristics (with the only exception of the special early release). Therefore these measures will continue to have effects in the mid- and long-term, with a constant reduction of the number of inmates, especially of those that have to serve short sentences"). Tuttavia il tempo ha mostrato che, immutate le pene edittali, la leva delle misure alternative, cui oggi si affiancano le pene sostitutive, non soltanto non dà luogo ad una "constant reduction of the number of inmates", ma neppure riesce ad arginare, da sola, l'aumento della popolazione carceraria. Piuttosto ci pare che l'unica riforma che possa avere effetti di lungo periodo sia quella che incida sulla tipologia di pene principali.