10 novembre 2021
Un paio di questioni di legittimità costituzionale che varrebbe la pena sollevare: omesso versamento dell'IVA e peculato dell'albergatore - del Prof. Avv. Giovanni Maria Flora (*)
09 novembre 2021
Intercettazioni e tempo dell'iscrizione del procedimento: se c'è il vincolo della continuazione non occorre la comunanza del disegno criminoso tra i correi
08 novembre 2021
❗IMPORTANTE ❗Divieto di avvicinamento alla persona offesa: depositata la sentenza n. 39005/2021 delle Sezioni Unite
È stata depositata il 28 ottobre 2021 la sentenza n. 39005 delle Sezioni Unite (al link) sul divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Si tratta di un argomento del quale, in questo blog, ci eravamo occupati a più riprese con i seguenti contributi:
Avevamo anticipato che le soluzioni erano flessibili, come risulta dal principio di diritto affermato nella sentenza.
Ad avviso delle Sezioni Unite, infatti, due sono le alternative che si presentano al giudice della cautela:
1. "il giudice che ritenga adeguata e proporzionata la sola misura cautelare dell'obbligo di mantenere una determinata distanza dalla persona offesa (art. 282 ter c.p.p., comma 1) può limitarsi ad indicare tale distanza.
2. Nel caso in cui, al contrario, nel rispetto dei predetti principi, disponga, anche cumulativamente, le misure del divieto di avvicinamento ai luoghi da essa abitualmente frequentati e/o di mantenimento della distanza dai medesimi, deve indicarli specificamente".
Si legge in sentenza:
<<La conclusione delle Sezioni Unite di questa Corte è, allora, nel senso che, sulla scorta della lettura dell'art. 13 Cost., "le libertà" dell'art. 272 c.p.p., non vanno intese quali riferite alla sola libertà in termini "fisici", interpretazione che del resto restringerebbe le misure coercitive alle sole due più gravi, ma alla libertà personale nella più larga accezione del termine in cui rientra anche la libertà di locomozione.
Pertanto, non vi è ragione di dubitare della piena conformità della misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla pari delle altre misure diverse dagli arresti domiciliari e dalla custodia cautelare in carcere, ai principi fondamentali. Sono situazioni che trovano disciplina nell'art. 13 Cost., per cui si è in presenza di libertà che, nella cornice della rigida disciplina legale, possono essere limitate nel rispetto di una esigenza costituzionale di proporzione e gradualità che deve trovare riscontro nella "scelta" fatta con il provvedimento del giudice e nella sua motivazione.
...
Per ragioni di interpretazione letterale e logico-sistematica la prescrizione del divieto di avvicinamento ai "luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa" non può prescindere dalla chiara indicazione di quali siano tali luoghi. La individuazione di tali spazi serve a garantire che la persona offesa sia libera nei suoi contesti quotidiani. In questo caso, è del tutto irrilevante che la persona offesa sia presente o meno: il divieto vale anche se all'indagato è noto che il soggetto protetto si trovi in tutt'altro posto; semplicemente, sia per la massima garanzia della vittima che per la facilità ed efficacia dei controlli, l'indagato deve sempre e comunque tenersi a distanza da tali luoghi che potranno anche essere indicati in forma indiretta, purché si raggiunga la finalità di dare certezza all'indagato sulla estensione del divieto.
La prescrizione del divieto di avvicinamento alla persona offesa impone all'indagato di non cercare il contatto con la stessa con la conseguenza che, persino in ipotesi d'incontro casuale, il soggetto, acquisita la consapevolezza della presenza della persona offesa, è tenuto ad allontanarsi, ripristinando la distanza determinata a lui imposta>>.
Torneremo presto in argomento con altri contributi.
05 novembre 2021
Lancio di cose pericolose e manifestazioni sportive. Sentenza n. 37934 ud. 10/09/2020 - deposito del 22/10/2021
04 novembre 2021
Per le sezioni unite lo stalking seguito da omicidio integra un reato complesso: depositata la sentenza 38402 /2021 delle Sezioni Unite
Avevamo anticipato la questione pendente (al link) e dato l'informazione provvisoria (al link).
È stata ora depositata la sentenza n. 38402 del 26 ottobre 2021, che potete leggere al link
I termini della questione dibattuta erano i seguenti:
"La fattispecie del delitto di omicidio, realizzata a seguito di quella di atti persecutori da parte dell'agente nei confronti della medesima vittima, contestata e ritenuta nella forma del delitto aggravato ai sensi degli artt. 575 e 576, comma primo, n. 5.1, cod. pen. punito con la pena edittale dell'ergastolo, integra un reato complesso, ai sensi dell'art. 84, comma primo, cod. pen., in ragione della unitarietà del fatto".
È stata ora depositata la sentenza n. 38402 del 26 ottobre 2021, che potete leggere al link
03 novembre 2021
❌NOVITÀ❌ Processo Telematico: dal 3 dicembre anche nei giudizi innanzi alla Corte Costituzionale
Pubblicate, nella Gazzetta ufficiale del 3 novembre 2021, delle nuove Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale al link), che entreranno in vigore il prossimo 3 dicembre e che si applicheranno ai giudizi incardinati da quella data.
La piattaforma e-Cost (raggiungibile, a partire dal 3 dicembre, all'indirizzo https://ecost.cortecostituzionale.it.
consentirà ai protagonisti dei giudizi di costituzionalità - avvocati, Avvocatura dello Stato, giudici, Regioni e tutti i soggetti che a qualunque titolo possono promuovere giudizi, costituirsi o intervenire davanti alla Corte costituzionale - di depositare e scambiare atti e documenti in modalità telematica.
Insieme alle Norme integrative, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale anche il decreto del Presidente della Corte costituzionale del 28 ottobre 2021, con le regole tecniche di funzionamento del processo costituzionale telematico.
Nei prossimi giorni, una Guida all’utilizzo della nuova piattaforma sarà consultabile sul sito web della Corte.
Al link il comunicato del presidente della Corte costituzionale, Giancarlo Coraggio (link)
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