La Terza Sezione penale ha affermato che, a fronte di una lesione non minimale del bene-interesse tutelato dalla norma, l’applicabilità della causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis cod. pen. è preclusa anche nei confronti del concorrente nel reato che, con la propria condotta, abbia recato un contributo minimo alla sua perpetrazione.