04 ottobre 2023

Da una sentenza della VII sezione riemerge il problema del filtro delle impugnazioni in Cassazione.

 

Con sentenza del 17.07.23 la VII sezione penale della Corte ha annullato senza rinvio una sentenza di condanna, per intervenuta prescrizione del reato. 

L'estensore della sentenza ha considerato che <<il motivo di ricorso relativo alla validità della patente straniera risulta infondato ma non manifestamente infondato posto che la quesitone posta era stata risolta solo successivamente con la sentenza Sez. U, n. 12064 del 24/11/2022, dep. 2023, Ed Daoudy, Rv. 284210 e che pertanto il reato ascritto è, oggi, estinto per prescrizione>> (sentenza al link)

In sostanza in sede di esame preliminare è stato assegnato alla sezione filtro un ricorso che era  fondato su un indirizzo di legititimità e che, almeno al momento del suo deposito, poneva una questione per la quale si attendeva la pronuncia delle SS.UU..

Peraltro, a fronte della motivazione addotta dalla settima sezione, pare di cogliere che l'intervenuta pronuncia delle SS.UU. renderebbe i ricorsi che invocano l'indirizzo di legittimità poi smentito non semplicemente infondati, ma manifestamente infondati. Tuttavia, ci chiediamo se l'intervento delle SS.UU. possa rendere palesemente incosistenti censure basate su una o più sentenze di Cassazione.


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