La violenza sessuale nei confronti di una dipendente e la qualifica rivestita in ambito lavorativo dall'imputato, che profitta della sua posizione di supremazia, rende il delitto procedibile d'ufficio giusta la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio (Corte di Cassazione Sez. III penale sentenza 2 marzo 2021, n. 8213).
Ai sensi dell'art. 609-septies c.p., comma 4, n. 3 c.p., la posizione pubblicistica dell'imputato pone la persona offesa in area di maggiore vulnerabilità a causa della soggezione psicologica derivante dalle funzioni esercitate e per la Cassazione la posizione sovraordinata influsce sulla procedibilità