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«Oggi è urgente che la somministrazione delle vaccinazioni, iniziata in alcune realtà carcerarie già da alcune settimane, prosegua velocemente». Nella sua visita alla sede del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, martedì 2 marzo, la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, assicura che il «Ministero segue con attenzione l’andamento delle vaccinazioni» e annuncia anche che «metterà le informazioni e i dati in suo possesso a disposizione di tutti attraverso il sito».
Ad accoglierla, i vertici del Dap, il capo Bernardo Petralia, il suo vice Roberto Tartaglia e i direttori dei vari uffici. «Il primo bisogno di chi lavora e vive in carcere oggi – premette la titolare della Giustizia – è proteggersi contro il virus, che porta malattia nel corpo e genera tensioni, ansie e preoccupazioni nello spirito».
Il saluto della Guardasigilli – che ha più volte ricordato come il carcere sia «un luogo di comunità» – è iniziato con un «pensiero, commosso e addolorato» e con un minuto di silenzio, in memoria degli ultimi tre agenti di polizia penitenziaria deceduti a causa del covid-19, Antonio Maiello, Giuseppe Matanoe Angelo De Pari e e dei «troppi colleghi che ci hanno lasciati». Come diceva Piero Calamandrei, «occorre aver visto» il carcere per comprenderne la complessità. «Da quando anche io ho visto, non ho più dimenticato – scandisce Marta Cartabia – i volti, le condizioni, le storie di coloro che ho conosciuto». Dopo la resa degli onori militari e il saluto nella sala Minervini, la Ministra ha voluto visitare i diversi uffici del Dap e incontrare i dipendenti.
«Negli ultimi giorni – ha aggiunto nel suo intervento – ci stiamo adoperando per consentire che si possano svolgere le prove concorsuali per l’assunzione di varie categorie di personale nell’amministrazione penitenziaria e siamo fiduciosi che presto si possano immettere nella nostra comunità energie fresche che possano dare sollievo a tutti».