Con l'ordinanza al link, la Sesta Sezione penale della Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto:
Se nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona sia ammissibile il ricorso per cassazione della persona offesa avverso l'ordinanza con cui sia stata disposta la revoca o la sostituzione della misura cautelare coercitiva (diversa dal divieto di espatrio o dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) in violazione del diritto al contraddittorio riconosciuto alla stessa persona offesa dall'art. 299, terzo comma, cod. proc. pen.
La pronuncia delle SS.UU. è attesa per il prossimo 14 luglio