18 marzo 2022

I PM sono più bravi degli Avvocati a fare i ricorsi per Cassazione? Il 70% dei ricorsi delle parti private è inammissibile, mentre quelli del PM lo sono soltanto nel 35% dei casi. Sicuri che vada tutto bene? - di Marco SIRAGUSA


 In questo blog abbiamo spesso analizzato i numeri - quei pochi  numeri disponibili - e abbiamo richiesto a gran voce, quanto a quelli non disponibili, la pubblicità e l'accessibilità da parte dei cittadini.

Sarebbe ora, inoltre, che alla elaborazione dei numeri - e dei criteri di elaborazione - partecipassero anche gli avvocati.

Con questa "sensibilità", pubblichiamo l'annuario statistico del 2021 della Corte di Cassazione (link) e ne analizziamo, in questo breve commento, alcune slide.

Il primo dato che viene in rilievo è la percentuale di inammissibilità, che nel 2021 si attesta al 70,8% secondo un trend che è costante negli ultimi cinque anni.


Sul totale dei ricorsi inammissibili solo il 60% circa proviene dalla sezione a ciò deputata (la settima). La rimanente parte è dichiarata dalle singole sezioni.


Il dato più rilevante è il seguente:

- se ricorrente è il PM, il suo atto avrà una possibilità di successo del 50% (e sarà inammissibile solo nel 35% dei casi);
- se invece a ricorrere è la parte privata, il ricorso è destinato all'inammissibilità nel 72,5% dei casi, mentre la percentuale di successo è limitata al 17%.

Non pare che tale differenza sia tutta da porre in "quota" alla tipologia dei ricorsi e alla tipologia di reato che essi trattano, come risulta dalle tabelle che seguono.
Semmai, per la deflazione del carico - e non solo di quello della Corte di Cassazione - è rilevante osservare come la gran parte delle inammissibilità riguardi i delitti contro il patrimonio diversi dal furto, quelli in materia di stupefacenti e furto. Hanno invece buone possibilità di successo i ricorsi in materia di fallimento.

Combinando i dati da ultimo citati - e cioè i ricorsi del PM hanno maggiore successo, come i ricorsi in materia di fallimento - viene da chiedersi se i PM impugnino soltanto questa materia. Il che appare, all'evidenza, inverosimile. 
Purtroppo la statistica non restituisce né la percentuale né il numero assoluto dei reati "impugnati" dal PM. Non pare che possa stabilirsi una correlazione. Rimane dunque che i ricorsi dei PM hanno maggiore possibilità di successo.








Rassicuranti - in regime di riforma sulla improcedibilità - sono i tempi di evasione dei ricorsi, con una evidente irrilevanza da abbrivio della prescrizione.




In conclusione:
sembrerebbe che i PM siano più bravi degli Avvocati nella redazione dei ricorsi per Cassazione. 
Ma sarà realmente così? 


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