La questione non è nuova ed ha ricevuto ulteriore conferma dalla decisione della Corte di Cassazione, sez. 2^ penale, n, 41985/2022 (al link), secondo la quale configura il delitto di estorsione la condotta del datore di lavoro che pretenda dal dipendente la restituzione di una parte dello stipendio con la minaccia, in caso di mancata accettazione, del licenziamento.